Santanchè: “Contro di me una campagna di odio”. Ma la Procura conferma: è indagata

L’informativa in aula al Senato della ministra del Turismo Daniela Santanché dopo l’inchiesta di Report sulla gestione della sua azienda Visibilia. L’opposizione chiede le dimissioni. Il M5S deposita una mozione di sfiducia

Arriva nel tardo pomeriggio di ieri la conferma dell’indagine per falso in bilancio e bancarotta fraudolenta aperta a carico di Daniela Santanché. A dare la notizia è la Procura di Milano poche ore dopo l’intervento della ministra del Turismo in aula al Senato per riferire sulla gestione di Visibilia, l’azienda da lei fondata finita al centro delle cronache dopo l’inchiesta della trasmissione Report. “Affermo sul mio onore che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi per escluderlo ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi”, si è difesa la senatrice di Fratelli d’Italia.

L’attacco alla stampa: “Contro di me una campagna d’odio”

Santanché si è scagliata contro la stampa lamentando una presunta “campagna di vero e proprio odio ” nei suoi confronti. “Un quotidiano stamattina snocciola informazioni senza indicare alcuna fonte. O questo giornale mente, in una classica imboscata per colpire un ministro del governo, oppure prendo in considerazione questa ipotesi, che ripete vicende passate nella storia, oppure il ‘Domani’ ha avuto notizia che io non ho, e che nessuno potrebbe avere“, ha detto a proposito del giornale diretto da Emiliano Fittipaldi che ieri ha riportato la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati. Secondo la titolare del Turismo si tratta di “sporche schifose pratiche, che oggi toccano me e domani potrebbero toccare anche a comuni cittadini”.

Daniela Santanché, ministra del Turismo indagata per il caso Visibilia
Foto ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

La procura di Milano: Santanché indagata da novembre

A fare chiarezza è intervenuta dunque la nota dei pm di Milano. L’iscrizione nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio risale al novembre scorso, come riportato all’epoca da diversi quotidiani. Il segreto è decaduto tre mesi dopo, come previsto dal codice di procedura penale, ovvero lo scorso febbraio. E un normale accesso al registro delle notizie di reato avrebbe consentito alla senatrice di FdI di apprendere di essere indagata.

Le opposizioni chiedono le dimissioni. M5S presenta mozione di sfiducia

Le opposizioni compatte, con l’eccezione di Italia Viva, invocano le dimissioni della ministra ma solo il Movimento cinque Stelle ha formalizzato la richiesta con una mozione di sfiducia perché, si legge, “i chiarimenti resi non forniscono spiegazioni sufficienti a fugare le forti perplessità sull’opportunità della sua permanenza al governo”.

La segretaria del Partito democratico Elly Schlein dal canto uso ha fatto sapere che “certamenteil Pd voterà la mozione depositata in senato dal M5S: “Abbiamo sentito le unghie di Santanchè sui vetri, mentre cercava di arrampicarsi difendendo l’indifendibile“, ha spiegato dalla Festa dell’Unità di Fiesole, in Toscana. “L’intervento è servito solamente per attaccare frontalmente la libertà di stampa, fatto grave, e per attaccare le opposizioni con la solita dose di vittimismo, ma nel merito delle gravi contestazioni che le vengono fatte non abbiamo sentito risposte”.

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