Chi sono Mattia Furlani e Simone Bertelli, il futuro dell’atletica italiana

Andiamo alla scoperta di Mattia Furlani e Simone Bertelli, due giovani talenti dell’atletica azzurra che fanno sognare l’Italia. Il primo si è appena laureato Campione europeo U20 nel salto il lungo, il secondo ha ottenuto lo stesso risultato nel salto con l’asta

 

I Campionati Europei Under 20 hanno iniziato a regalare grandi soddisfazioni all’Italia. Merito in particolar modo di Mattia Furlani e Simone Bertelli, giovani talenti dell’atletica azzurra in grado entrambi di laurearsi Campioni d’Europa.

Furlani si è conquistato la medaglia d’oro nel salto in lungo, mentre Bertelli nel salto con l’asta.

Conosciamo meglio due campioni che sembrano destinati a regalare grandi soddisfazioni al Belpaese nei prossimi anni.

Chi è Mattia Furlani?

Nato il 7 febbraio 2005 a Marino, in provincia di Roma, Mattia Furlani è un atleta specialista nel salto in lungo, disciplina in cui si è appena laureato Campione europeo U20 a Gerusalemme, in Israele.

Rappresentante delle Fiamme Oro di Padova, è il terzogenito di una famiglia di sportivi.

Sua sorella Erika nel 2013 si è conquistata il titolo di vicecampionessa mondiale allieve nel salto in alto, ottenendo poi anche un bronzo nell’Europeo U23 del 2017, anno in cui si è laureata Campionessa italiana assoluta.

Anche papà Marcello è stato un altista, in grado di raggiungere la misura di 2.27 m nel 1985, mentre la mamma Khadidiatou Seck (di origini senegalesi, ndr) è stata una velocista e il fratello Luca è un atleta specializzato nel salto in lungo.

È così che Mattia Furlani si è avvicinato fin da subito allo sport, dedicandosi in particolar modo al basket dagli 8 ai 13 anni e passando poi all’atletica.

Da cadetto ha, infatti, iniziato a mostrare il suo grande talento in pedana, riuscendo a vincere il tricolore nel salto in alto al primo anno di categoria e stabilendo la miglior prestazione nazionale (m.p.n.) U16 nel 2020 con la misura di 2.10 m. Risultato ottenuto anche sui 150 metri, percorsi in 16”57.

Nel 2021 ha, poi, raggiunto la finale degli Europei U20, diventando il miglior sedicenne italiano di sempre con la misura di 2.17 m nel salto in alto, mentre nella stagione invernale nel 2022 ha mostrato di avere grandi qualità anche nel salto in lungo, riuscendo a raggiungere per due volte la lunghezza di 7.47 m.

Misura poi migliorata all’aperto, dove con un 7.87 è riuscito a togliere la miglior prestazione italiana allievi ad Andrew Howe dopo ben 21 anni.

Solo l’antipasto di ciò che sarebbe successo da lì a poco, visto che Mattia Furlani si è poi conquistato un doppio oro agli Europei U18, sia nel salto in lungo che nel salto in alto.

Anche il 2023 gli ha regalato grandi soddisfazioni, visto che è riuscito a stabilire il record europeo U20 al coperto nel salto in lungo con una misura di 7.99 m, mentre nell’outdoor è atterrato a 8.44 ventoso (+2.2), marcando la miglior misura U20 nella storia in ogni condizione.

Con la misura di 8.24 ha, invece, superato dopo 19 anni il record italiano juniores stabilito ancora una volta dal già citato Andrew Howe.

La gioia più grande è arrivata, però, agli Europei U20 di Gerusalemme, dove nelle scorse ore il diciottenne reatino si è messo al collo la medaglia d’oro nel salto in lungo.

Lo ha fatto con la misura di 8.23 m, battendo così il record dei campionati di 8.17, il quale durava dal 1987, quando a stabilirlo fu Vladimir Ochkan.

Un’impresa davvero incredibile, visto che, con il suo salto da 8.23, Furlani si sarebbe conquistato una medaglia di bronzo ai Mondiali “dei grandi” lo scorso anno.

Quando non si trova a infrangere qualche record sulla pista d’atletica, nella vita di tutti i giorni studia in un istituto a indirizzo linguistico, mentre i suoi idoli d’infanzia sono il leggendario e compianto Kobe Bryant (fortissimo l’amore di Furlani per il basket, ndr) e ovviamente Andrew Howe, ex atleta al quale la carriera di Mattia sembra ormai essersi legata a doppio filo (i due si conoscono molto bene, con Howe che è diventato quasi un fratello maggiore per Furlani, ndr).

Ora, dal 19 al 27 agosto il campione azzurro sarà presente ai Mondiali di Budapest, prima tappa d’avvicinamento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, dove Mattia Furlani proverà ancora una volta a sorprendere tutti, andando a caccia delle medaglie più importanti.

Chi è Simone Bertelli?

Altro atleta azzurro dalle bellissime speranze è Simone Bertelli, nato il 25 ottobre 2004.

Rappresentante della Safatletica Piemonte ASD, il giovane talento torinese è il nuovo Campione europeo U20 nel salto con l’asta, grazie a una vera e propria magia compiuta a Gerusalemme poche ore fa, dove ha raggiunto la misura di 5.40 m.

Un grande successo che arriva a distanza di pochi mesi dalla gara che lo ha visto siglare il nuovo record italiano U20 proprio nel salto con l’asta, durante i Campionati Italiani juniores/promesse indoor che si sono tenuti quest’anno al PalaIndoor di Ancona.

In quell’occasione, salendo fino a quota 5.51 m, Bertelli era riuscito a migliorare il vecchio primato di 5.50 appartenente ad Andrea Giannini dal 1995.

Un record juniores che il giovane diciottenne piemontese ha fissato per ben tre volte al coperto, rispettivamente con le misure di 5.32, 5.40 e 5.51, conquistando anche il primato nazionale di categoria in termini assoluti ai Campionati Italiani Assoluti tenutisi a Molfetta.

L’atletica ha iniziato a praticarla nel 2016 e attualmente il suo allenatore è Riccardo Frati, sotto la cui guida Simone Bertelli è riuscito a ritoccare il proprio record personale di ben 16 centimetri.

Nel 2022 ha partecipato ai Mondiali U20, venendo eliminato in qualifica, dove superò la misura di 4.90 al primo tentativo, fallendo però poi tre prove a 5.05, quota necessaria per qualificarsi alla fase successiva del torneo.

Ai già citati Campionati Italiani juniores/promesse indoor, che si sono svolti quest’anno ad Ancona, si è preso la sua rivincita personale, dando inizio a una scalata che ora l’ha portato sul tetto d’Europa nella propria categoria.

Bertelli è stato, infatti, capace di alzare la propria asticella, facendosi trovare pronto nel momento decisivo.

Entrato in gara in finale con una misura di 5.20, Simone ha superato poi lo scoglio dei 5.30 e ha conquistato l’oro europeo U20 con un 5.40, superando la quota al primo tentativo e scavalcando così lo svizzero Valentin Imsand (ha coperto la stessa distanza solo al secondo salto, ndr).

Alla misura di 5.50 entrambi gli atleti hanno, poi, commesso tre errori, con il gradino più alto del podio di Gerusalemme che ha così accolto il portacolori italiano.

Una grandissima soddisfazione per l’azzurro, il quale ora sarà chiamato ad affermarsi solidamente sopra i 5.50, così da poter continuare a sognare in grande anche in vista delle prossime manifestazioni mondiali e olimpiche.

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