Curiosità sulla cucina italiana

La cucina italiana è tra le più apprezzate e popolari al mondo. Che vi troviate in Francia, in Svizzera, in America o in Svezia, troverete sempre un ristorante italiano che propone piatti tipici della cultura nazionale. Tuttavia, ci sono delle interessanti curiosità su alcuni ‘must’ della cucina italiana che probabilmente non conoscete. Ad esempio, sapevate che il pancarrè è nato a Torino? E che la pizza dà il nome anche a uno dei più interessanti processi antropologici della storia? 

La cucina italiana è fatta di tradizioni, equilibri, regionalità, ma soprattutto innovazione e semplicità. Tra i classici italiani troviamo indubbiamente gli spaghetti: con il pomodoro, alla norma, alla carbonara… questo tipo di pasta è tra le più usate dagli italiani. Secondo alcuni, sarebbe stato Marco Polo a importare un formato simile dalla Cina nel 1200: tuttavia, già da un secolo prima – secondo alcuni antichi documenti – questi erano già consumati in Sicilia. Dove? Nel Paese di Trabia, in provincia di Palermo: ad affermarlo il geografo arabo Al Idrisi, che nel suo diario di viaggio del 1154 – oggi custodito ad Oxford – racconta di aver assaggiato una pasta chiamata “alytria”, molto simile agli spaghetti. E il nome? Secondo Alberto Grandi, storico dell’alimentazione, il nome lo diedero gli emigrati italiani nelle Little Italy, i quartieri italiani delle città americane.

Pesto e mozzarella

Sul pesto si discute spesso sulla ricetta: su cosa ci va, in che quantità, sull’olio… ma soprattutto dove lo si mangia meglio. Ma com’è nato? Secondo la leggenda fu un frate a prepararlo per la prima volta, in Liguria ovviamente. Il frate, che viveva nel convento di San Basilio a Prà – sopra Genova – unì quasi per sbaglio il basilico che cresceva nella struttura insieme ad alcuni ingredienti che aveva in dote, col fine di farne una salsa. Se la prima ricetta porta la firma di Giovanni Battista Ratto e risale al XIX secolo, il primo a idearla fu probabilmente un frate. Sorpresi?

Spaghetti arrotolati
Immagine | Pixabay @Myriams-Fotos – 15gg.it

La mozzarella è Campana, si sa, ma da dove arriva il nome? E quando compare la prima volta? A nominarla per la prima volta fu un cuoco della corte papale, Bartolomeo Scappi, che ne scrisse in un testo nel 1570. Proprio in quel periodo, infatti, nella provincia di Caserta nascevano le prime bufalare: qui i casari producevano questo formaggio inizialmente chiamato ‘mozza’, seguendo una tradizione tramandata dai monaci nel XII secolo. ‘Mozza’ vuol dire taglio, e sta ad indicare la lavorazione della mozzarella, ossia la ‘mozzatura’, la maniera in cui questo formaggio viene diviso e trattato in singoli pezzi. 

La pizza e il pancarré

La pizza è indubbiamente il piatto italiano più famoso al mondo. In pochi però sanno che questa dà il nome anche ad uno dei più interessanti processi antropologici: ‘l’effetto pizza’. A coniare il termine fu un monaco indù di origine austriaca, già docente di antropologia all’Università di Syracuse: Agehananda Bharati. Secondo Bharati, infatti, la pizza è diventata famosa nel mondo perché, dopo essere stata importata dagli emigrati italiani in America, questa è stata rivalutata e resa una moda, nonostante fosse nata come piatto povero e poco condito. 

Passiamo infine al pancarrè: benché secondo alcuni questo nacque negli Stati Uniti all’inizio del ‘900, secondo la leggenda questo sarebbe stato inventato da alcuni torinesi nell’800 per fare un dispetto ai boia. Il motivo? Poiché un’ordinanza impediva che fosse servito il pane al contrario in segno di disprezzo verso il loro lavoro, i torinesi idearono questa forma quadrata che – se capovolta – risultava impossibile da notare.

 

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