Maturità 2023, studenti sorpresi dalle tracce scelte per la prima prova

Sono iniziati ufficialmente questa mattina gli esami di maturità 2023 per gli studenti italiani. Alle ore 8:30 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso note le tracce della prima prova scritta, riuscendo a sorprendere in parte i maturandi

 

L’attesa è finita, gli esami di maturità 2023 per 536.008 studenti sono iniziati questa mattina alle 8:30 in punto, quando il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito la chiave d’accesso al plico contenente le tracce della prima prova.

Diverse le sorprese, soprattutto per quanto riguarda gli autori scelti. Meno, invece, per le tematiche.

Vediamo insieme, allora, quali sono le tracce d’esame che gli studenti italiani stanno affrontando oggi.

Ufficiali le tracce della prima prova della maturità 2023

Tornato a disputarsi con la formula pre-pandemia, ovvero con due scritti (tre per alcuni istituti specifici, ndr) e un colloquio orale, l’esame di maturità 2023 vede oggi lo svolgimento della prima prova: il tema d’italiano.

27.895 le classi coinvolte. 14.000 le commissioni d’esame. 536.008 gli studenti, di cui 521.015 interni e 14.993 esterni.

Migliaia di persone che alle 8:30 hanno scoperto le tracce della prova d’italiano, tra molta curiosità e anche un po’ di stupore.

Biblioteca con libri scolastici
Immagine | Pexels @Element5Digital – 15giorni.it

A sorprendere, in particolar modo, sono stati gli autori scelti per le tracce riguardanti l’analisi del testo, ovvero la tipologia A.

Il primo è Salvatore Quasimodo, con la sua poesia “Alla nuova luna”, facente parte della raccolta “La terra impareggiabile”.

Il secondo è Alberto Moravia, di cui è richiesta l’analisi di una parte della sua famosa opera “Gli indifferenti”, pubblicata nel 1929.

Due scelte sorprendenti, come detto, visto che Quasimodo non veniva proposto tra le tracce d’esame di maturità dal 2014, mentre per Moravia si tratta addirittura di una prima volta assoluta.

Passando alla tipologia B, quella riguardante il testo argomentativo, una delle tracce scelte riguarda “Intervista con la storia” di Oriana Fallaci.

Sempre nella stessa categoria anche la traccia sul libro-testamento di Piero Angela, dal titolo “Dieci cose che ho imparato”, così come l’opera “L’idea di nazione” di Federico Chabod.

A completare il quadro, le ultime due tracce, ovvero quelle riguardanti la tipologia C: il tema d’attualità.

Quest’anno è stato scelto di proporre agli studenti di prendere spunto dalla lettera aperta che parte del mondo accademico e culturale scrisse nel 2021 all’allora Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per chiudergli la reintroduzione delle prove scritte alla maturità durante il periodo pandemico.

L’altra traccia riguarda, invece, il brano “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”, tratto da un testo di Marco Belpoliti.

Queste le sette tracce scelte dal MIUR, nel rispetto delle tematiche che fanno riferimento all’ambito letterario, artistico, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale.

Gli studenti italiani avranno un massimo di sei ore per sviluppare quella desiderata e consegnare la prima prova, con lo scopo dell’esame che è quello di accertare la padronanza della lingua italiana e le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche di ogni singolo maturando.

È vietato, ovviamente, l’utilizzo di cellulari o dispositivi elettronici di qualunque tipo, al fine di garantire il regolare svolgimento dell’esame.

La giornata di domani sarà, invece, dedicata alla seconda prova, ovvero quella riguardante una o più discipline caratterizzanti i diversi corsi di studio: latino per il liceo classico, matematica per quello scientifico e inglese per il linguistico.

Per quanto riguarda gli istituti professionali di nuovo ordinamento, la seconda prova verterà, invece, sulle competenze e sui nuclei tematici fondamentali di ogni singolo indirizzo e non sulle discipline.

La maturità 2023 sarà, poi, conclusa dallo storico colloquio orale, mentre le sezioni Esabac, Esabac techno, quelle con opzione internazionale, le scuole della Regione autonoma della Valla d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano e quelle con lingua d’insegnamento slovena (o bilingue sloveno/italiano) del Friuli-Venezia Giulia saranno chiamate a svolgere anche una terza prova scritta (il 27 giugno, ndr).

Ogni prova d’esame, sia scritta che orale, avrà un punteggio massimo di 20 punti, i quali andranno a sommarsi al massimo di 40 punti ottenuti da ogni studente nel corso del proprio periodo di studi. La somma massima darà così 100, ovvero il voto migliore che uno studente possa desiderare (con eventuale aggiunta di 5 punti bonus e della lode, a discrezione della commissione d’esame, ndr).

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