Prima di chiedere il mutuo devi sapere questo: gli errori da evitare per non perdere tempo prezioso

Presentarsi in banca per chiedere un mutuo rappresenta un passo importante, ma se si vuole sentirsi davvero tutelati ci sono degli errori da non commettere.

Essere proprietario di una casa è il sogno di molti, con la convinzione di come quello che possa essere uno dei beni che si svalutano il meno possibile. Anzi, per chi ne ha modo può essere addirittura possibile affittare il proprio immobile e ottenere così una rendita. Riuscire a raggiungere l’obiettivo non è però così semplice, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo in cui in tanti faticano ad arrivare alla fine del mese senza preoccupazioni sul piano economico.

Se però si è pronti a fare questo passo e si desidera presentarsi in banca per chiedere un mutuo (è ormai diventato indispensabile avere un contratto a tempo indeterminato), è bene sapere come si debba agire se si vuole evitare di andare incontro a un insuccesso. Niente paura, non è così difficile anche per chi non ha grande esperienza nel settore.

Chiedere il mutuo: attenzione a quello che fai

L’idea di presentarsi in banca per chiedere un mutuo genera sempre un misto tra adrenalina e insicurezza, è più che naturale. L’idea di avere una casa di proprietà rappresenta spesso un sogno che hanno molti ed è per questo che quando si pensa di avere le condizioni per realizzarla non si può che essere felici. Allo stesso tempo, però, non si può che avere il timore che la propria istanza possa essere rifiutata, anche se ci si presenta nella banca in cui si ha il conto corrente.

Arrivare preparati all’appuntamento, sapendo bene cosa si debba fare, non può che essere importante se si vogliono aumentare le possibilità di riuscita.

Valutare bene quale sia la durata migliore è fondamentale. Si deve infatti cercare di pensare quale sia l’importo mensile che si riesce a sostenere, oltre a dare uno sguardo alle proprie potenzialità future, nonostante questo possa essere certamente difficile. Nella maggior parte dei casi non si va al di sotto dei 20 anni, cosa che garantisce una rata più bassa e sostenibile, ma interessi più elevati.

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Non può che essere determinante anche valutare quale sia il tasso che si ritiene più adatto alle proprie esigenze, aspetto di cui si sente parlare spesso anche nei Tg. Il tasso fisso è solitamente più alto, ma elimina ogni dubbio in ottica futura, compresa la possibilità che la cifra da versare possa crescere in modo esponenziale.

Rivolgersi alla propria filiale è più che naturale, soprattutto perché si è convinti che conoscendo i nostri trascorsi sia più facile che l’istanza possa essere accolta. Questo può essere potenzialmente vero, ma non è un male eventualmente fare un raffronto anche con altre sedi (o istituti di credito), non è detto non possano essere proposte soluzioni più vantaggiose.

C’è poi un altro elemento che pochi tendono a prendere in considerazione, ma che può avere un ruolo decisivo: il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Si tratta del costo complessivo su base annua, che esprime in percentuale quanto si dovrà pagare, mai dimenticarsi quindi di verificarlo nel contratto che si sottoscrive.

Mai dimenticarti di fare questo

Non si può certamente sottoscrivere un mutuo a cuor leggero, proprio per questo non si deve firmare l’accordo che si sottoscrive senza riflettere. In genere si tende a pensare che sia la banca ad avere il potere maggiore, cosa che è certamente vera sotto alcuni aspetti, ma se non ci si vuole trovare a dover affrontare diversi problemi negli anni a venire è fondamentale verificare con attenzione ogni elemento del contratto.

Non tutti gli istituti di credito concedono il finanziamento per l’intero importo, è però bene valutare quali siano le proprie potenzialità economiche per avere la quasi garanzia di non andare incontro a insoluti negli anni.

Non si può certamente prevedere se in futuro le proprie potenzialità economiche possano cambiare (alcuni potrebbero perdere il lavoro), ma è consigliabile seguire una regola: la rata non dovrebbe superare un terzo del proprio reddito mensile, visto che non è l’unica spesa che si deve sostenere. Occhio inoltre a non dimenticare quanto possano incidere le commissioni bancarie, le spese notarili e le tasse.

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