Gianluca Vacchi, resta sequestrata la sua villa in Sardegna

Il Tribunale del Riesame di Sassari ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati dell’imprenditore a seguito dell’accusa di abuso edilizio per la costruzione di una villa a Porto Cervo.

Non sembra essere un buon momento per Gianluca Vacchi. Il noto imprenditore e influencer sta facendo parlare di sé per le perdite di quasi due milioni di Kebhouze, il marchio di kebab italiani di cui Vacchi è il socio maggioritario. Ora, a quello della sua catena di fast food si è aggiunto un ulteriore problema. Il Tribunale del Riesame di Sassari ha, infatti, rigettato il ricorso presentato dagli avvocati di Vacchi contro il sequestro della sua villa in costruzione a Porto Cervo. Sequestro arrivato a seguito delle accuse di abuso edilizio.

La villa di Gianluca Vacchi resta sotto sequestro

A darne notizia è il Corriere della Sera, che riporta le parole di Gino Bottiglioni, avvocato difensore dell’influencer di Bologna: “È appena stato emesso il provvedimento di rigetto del nostro ricorso – ha spiegato -: il dispositivo del Tribunale del Riesame conferma dunque il sequestro. Per il momento non è andata bene, ma non conosciamo ancora le motivazioni, che verranno depositate entro 45 giorni. Prima di prendere decisioni su eventuali ricorsi in Cassazione sarà necessario vedere tali motivazioni: le ragioni del sequestro preventivo sono numerose, come numerose sono le censure da noi proposte“.

Porto Cervo dall'alto: resta sequestrata la villa di Gianluca Vacchi
Immagine | Unsplash @Kamil Molendys – 15giorni.it

I problemi legati alla nuova villa di Gianluca Vacchi in Sardegna erano emersi a marzo. La Procura di Tempio Pausania aveva aperto un fascicolo per presunti abusi edilizi nella struttura in costruzione a Pantogia, a Porto Cervo. Il motivo? La villa – si può leggere nel provvedimento di sequestro – ricade in area F3 dello strumento urbanistico comunale ed è sottoposta alla massima tutela ambientale per la presenza di vincolo paesaggistico ambientale.

Parco, discoteca e campo da padel

Con il ricorso respinto, quindi, la villa di Vacchi resta sotto sequestro, in attesa degli sviluppi delle indagini. Il progetto dell’imprenditore bolognese è faraonico. Stiamo parlando di una villa che dovrebbe avere 15 stanze, una discoteca, un campo da padel e 1200 metri quadrati di terrazze. I lavori dovrebbero costare a Vacchi una cifra che si aggira intorno ai 15 milioni di euro. Al momento, però, i cantieri restano “congelati”.

“La vicenda ci è nota e stiamo lavorando con il Comune per dimostrare che non vi è alcun abuso edilizio e che l’edificio è conforme a quanto autorizzato, fermo restando che la contestazione riguarda una porzione molto modesta rispetto alla superficie complessiva della villa”, aveva aggiunto a suo tempo l’avvocato Bottiglioni.

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