New York, ristorante famoso nei guai: tratteneva le mance destinate al personale

Un un ristorante di New York le mance sono sacre. Contribuiscono a pagare lo stipendio dei camerieri. Qualcuno, però, sembrerebbe aver deciso di tenerle tutte per sé e ora dovrà risponderne…

Chiunque sia stato negli Stati Uniti o anche solo conosca un po’ della loro cultura, sa quanto siano importanti le mance nella ristorazione. Negli Usa, quando si va in un locale, la mancia è, di fatto, obbligatoria. O meglio, non sarebbe un obbligo, ma non darla potrebbe creare problemi e rimostranze da parte degli stessi lavoratori. Questo perché la mancia contribuisce in maniera importante al salario di chi lavora tra i tavoli e, quindi, diventa indispensabile a fronte di stipendi fissi non sempre all’altezza. Sempre dagli Stati Uniti, però, arriva la storia di qualcuno che le mance dei dipendenti sembrerebbe aver deciso di tenerle per sé e che ora dovrà risponderne davanti alla legge. Una storia che fa ancora più discutere perché si tratta di un ristorante di lusso e non di un piccolo locale di quartiere (non, chiaramente, che in questo caso sarebbe stato giustificabile, però…).

New York, un ristorante teneva le mance per sé

La storia, raccontata da Dissapore, coinvolge il Kappo Masa, uno dei ristoranti più esclusivi di New York. Il locale è, infatti, di proprietà del mercante d’arte Larry Gagosian e di Masa Takayama, chef dell’omonimo ristorante a tre stelle Michelin, sempre di New York. Il ristorante, secondo quanto hanno riferito alcuni ex dipendenti, avrebbe violato la legge della città di New York, trattenendo le mance che sarebbe invece spettate ai camerieri. Non solo, sempre secondo chi ha sporto denuncia, la proprietà avrebbe attuato ritorsioni nei loro confronti proprio per aver segnalato il problema con la gestione delle mance.

New York
Immagine | Unsplash @Luca Bravo – 15giorni.it

Non si tratta certo di una prima volta per New York. Le controversie legate alla gestione delle mance sono abbastanza frequenti. Come già sottolineato in precedenza, a rendere la storia ancor più interessante è il profilo del ristorante. Si tratta di un locale di altissimo livello e la proprietà lo è altrettanto. Da un lato Takayama, che può già vantare un posto nell’olimpo dell’alta ristorazione a stelle e strisce, ma potremmo dire mondiale. Dall’altro, Gagoian, uno dei più importanti mercanti d’arte al mondo. Il Kappo Masa, peraltro, è molto vicino alla sua galleria d’arte.

I due punti di vista sulla questione

Secondo gli avvocati che stanno difendendo i dipendentei, il ristorante avrebbe “sottopagato i suoi dipendenti del 12%, il che può equivalere a centinaia o migliaia di dollari al giorno negli ultimi sei anni“, oltre ad aver favorito la creazione di un ambiente di lavoro negativo e non corrispondente all’immagine di lusso del ristorante. Di contro, dal Kappo Masa spiegano: “Siamo appena stati informati della causa e intendiamo contestare vigorosamente le accuse. Crediamo fermamente che il ristorante abbia rispettato pienamente tutte le leggi statali e federali su salari e orari. Sebbene rispettiamo il diritto dei nostri attuali ed ex dipendenti di sollevare questioni di questo genere in tribunale o in altre sedi, queste affermazioni mancano di fondamento“.

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